Effetti collaterali dei farmaci per il trattamento della Colite Ulcerosa

Farmaci ed effetti collaterali

La patologia della Colite Ulcerosa è caratterizzata da un processo infiammatorio cronico che interessa la mucosa del colon-retto. Il decorso della malattia è cronico, con fasi acute spesso intervallate da periodi più o meno lunghi di remissione della sintomatologia. Ciò comporta che le terapie possano essere “d’attacco” nella fase acuta e “di mantenimento” nella fase di quiescenza e che il paziente possa necessitare dell’assunzione di farmaci per tutta la durata della vita.

Un farmaco è una molecola estranea all’organismo che, interagendo con esso, esercita una determinata azione su uno specifico processo biologico producendo effetti terapeutici; tuttavia, non esistono farmaci “sicuri”. Essi, infatti, possono essere causa di effetti collaterali.
Per questo motivo, nei casi in cui la terapia farmacologica è indispensabile, s’impone una valutazione in termini di rischio/beneficio, intendendo con il termine rischio “la probabilità che un evento avverso si manifesti” e confrontandola con quella di ottenere un beneficio dal medesimo trattamento.

Fortunatamente, gran parte degli effetti collaterali sono reversibili se i pazienti sono sottoposti ad un attento monitoraggio delle loro condizioni cliniche, anche mediante esami di laboratorio. A volte, gli effetti collaterali sono correlati alla dose del farmaco, altre volte no: in quest’ultimo caso parliamo di idiosincrasia.

Bisogna sottolineare che uno dei motivi per i quali non si osserva la risposta terapeutica è il sottodosaggio dei farmaci: in questo caso il loro uso, pur non impedendo il rischio di effetti collaterali, ne compromette l’efficacia terapeutica.

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