Una guida per gli insegnanti di ragazzi affetti da MICI

Guida per gli insegnanti

1

Atteggiamenti errati

I giovani affetti da tali malattie affermano che il problema maggiore a scuola è la necessità di usare il bagno con frequenza ed in modo imprevedibile. Spasmi e diarrea si verificano all’improvviso. I bambini con Malattia di Crohn o Colite Ulcerosa devono essere messi in grado di lasciare l’aula senza attirare l’attenzione.
Chiedere il permesso di andare in bagno di fronte ai compagni non potrà che causare imbarazzo e vergogna e, talvolta, divenire oggetto di scherno.
Un ritardo può causare spiacevoli episodi d’incontinenza. In realtà, se vengono trattati come adulti, la maggior parte dei giovani rispondono in modo responsabile e non approfittano del privilegio di poter uscire dalla classe.
Rendere agevole l’utilizzo del bagno, e quindi ridurre l’ansia associata al fatto di averne bisogno con urgenza, rappresenta un beneficio incalcolabile. Spesso giova al malato la possibilità di disporre di un bagno nella zona riservata agli insegnanti.

2

Giovani affetti da MICI

I giovani affetti da MICI devono sopportare attacchi improvvisi di diarrea e dolori addominali. Talvolta non riescono a mangiare, perché l’ingestione di cibo aumenta la diarrea e il dolore. La scarsa alimentazione spesso rallenta la crescita, e di conseguenza gli studenti colpiti da tali malattie talvolta sono meno sviluppati e sembrano più giovani dei loro compagni di classe. Per questo motivo possono diventare depressi o irascibili.
Anche la terapia può essere fonte di problemi. I cortisonici sono efficaci nel tenere sotto controllo, ma non nel curare l’infiammazione causata da MICI.
Questi farmaci, tuttavia, che solitamente determinano un aumento di peso e conferiscono un aspetto gonfio e arrotondato al viso (faccia di luna piena), acuiscono eventuali problemi di acne e rendono lunatici ed inquieti.
Tali cambiamenti possono far allontanare i bambini e gli adolescenti dai loro compagni che magari non sono al corrente della loro malattia e li prendono in giro. Per ridurre al minimo gli effetti dei cortisonici, si dovrebbe ridurre il consumo di cibi ricchi di sale ed altamente calorici.

«La cosa più difficile per me da sopportare è che sono diverso dagli altri. Nel mio intimo non voglio essere diverso.»

3

Farmaci a scuola

Gli studenti affetti da MICI devono spesso assumere farmaci durante le ore di scuola per ridurre la diarrea, il dolore e altri sintomi. Le scuole, in taluni casi, richiedono che tali medicine vengano somministrate da personale sanitario all’interno della scuola.
È consigliabile che vengano presi accordi in tal senso in modo da consentire la puntuale somministrazione dei farmaci. In tal modo lo studente malato non dovrà stare fuori a lungo e sarà puntuale in classe e, quindi, non si comporterà in modo diverso dagli altri.

4

Assenze scolastiche

Non tutti i giovani affetti da MICI sono meno sviluppati o mostrano effetti collaterali a causa dei farmaci che assumono. Possono stare bene in apparenza, pur stando male nella realtà, e possono aver bisogno di un ricovero ospedaliero di tanto in tanto, talvolta per parecchie settimane.
A volte è necessario intervenire chirurgicamente per asportare il tratto intestinale colpito in modo irreversibile dalla malattia o per risolvere una complicazione, come ad esempio un ascesso (sacca di pus) intestinale.
Durante il ricovero ai bambini di solito fa piacere rimanere in contatto con i compagni e con gli insegnanti e spesso sono in grado di rimanere alla pari con il lavoro scolastico. Di conseguenza, gli insegnanti possono essere di grande aiuto se comunicano con il personale ospedaliero che assiste il bambino.

5

Attività sportiva

I giovani affetti da queste malattie dovrebbero mantenersi attivi fisicamente, continuando a fare attività sportiva a meno che non siano in una fase acuta della malattia.
In realtà, alcuni sport particolarmente faticosi potrebbero causare stanchezza o peggiorare i dolori addominali ed articolari. In alcuni casi è opportuno proporre un programma sportivo personalizzato.

6

Scuola, famiglia e medici

Gli insegnanti spesso imparano a conoscere molto bene i loro alunni. Di conseguenza, non ci deve sorprendere che spesso siano i primi ad accorgersi che il bambino malato stia attraversando un periodo di riacutizzazione della malattia.
Le frequenti richieste di andare in bagno, l’inappetenza durante i pasti, il minore rendimento scolastico che ne consegue e, magari, la distrazione determinata dai dolori addominali o dalla terapia, sono segnali significativi.
Allo stesso modo gli insegnanti potrebbero essere i primi a notare segni di cedimento psicologico.
La comparsa di problemi disciplinari o una situazione d’isolamento rispetto ai compagni potrebbero essere indicativi in tal senso. In tutti questi casi é importante intervenire in modo tempestivo. Quindi, affinché l’eventuale riacutizzazione od altre complicazioni vengano individuate in tempi brevi, è estremamente utile che gli insegnanti si mettano in contatto con i genitori che, a loro volta, si rivolgeranno al proprio medico.
Lo scambio d’informazioni tra la scuola ed il personale sanitario risulta sempre prezioso.

Scarica l'allegato

In cos'altro possiamo aiutarti ?